VISUALIZZAZIONI

domenica 28 novembre 2010

MOTOCLUB BMW BRESCIA




un pranzo in una location deliziosa , sulle colline della franciacorta



il ristorante di quelle eleganze accoglienti che non ti fanno sentire scomodo anche se sono arrivata con lo zaino pieno di computer, adesivi ecc ecc

con un camino che proprio ci voleva



ed una moto da sogno fuori sotto il portico e la neve


accanto ovviamente ai nuovi modelli




ma il classico modello francese ann0 55 ha sempre il suo fascino

PILOTI BRESCIANI : GIVI


ieri sera mi trovavo tra Walter Migliorati, Cristiano Migliorati e tanti altri piloti bresciani di cui , purtroppo e stupidamente non ricordo i nomi, ma so che sono stati vincitori del trofeo Dunlop e che mi hanno riservato un accoglienza come se fossi una di loro..
io?? un pilota?? ma chi?? cosa ??

fatto sta che mi chiamano sul palco
fatto sta che mi vergogno come sempre e divento un peperone
eheheh
presto l'intero video su nonsolomoto

la cosa non solo mi fa onore
ma GIVI mi ha riservato un regalo: visiera nuova per il mio casco X01


ora??
pranzo con un motoclub bresciano

vi metterò poi le foto .. a prestooo

martedì 23 novembre 2010

PRESENTAZIONE LIBRO : SCHEGGIA


Milano, piazza Duomo, libreria Mondadori, venerdì sera: queste le caratteristiche della presentazione del libro SCHEGGIA

Ed io sono li, in ritardo, in fondo, con il suo libro in mano stretto tra me ed il mio cappotto sul braccio.

Roberto sa parlare, sa scrivere (scoprirò poi leggendo le prime 20 pagine tutte di un fiato) ed io invece sono solo in forte imbarazzo.
Roberto alza la mano e mi saluta.
L'imbarazzo aumenta ed io stringo ancor più forte il cappotto a me.
Ho caldo.
Resto per ultima per l'autografo che voglio su questo libro.
Resto ultima ma Roberto non smentisce la sua gentilezza e mi presenta "io sono qui a raccontarvi il mio libro, la viaggiatrice è lei. Questa si è fatta da sola, in moto , con una moto vecchia come la mia, dall'Argentina all'Alaska. Lei è la viaggiatrice ! "
SPROFONDO
mi seneto svenire, mi sento in fiamme, mi sento che forse non dovevo avvicinarmi nemmeno per ultima, quando in sala ci sono una ventina di persone ed a me sembrano mille.
Ringrazio Roberto per queste bellissime parole, ringrazio e proseguo, verso un non so, verso un libro IOPARTO che vorrei esplicativo di questo mio essere, ma, forse, è solo mania di protagonismo.

giovedì 18 novembre 2010

CONTINUA ...

ovviamente una come me non è ferma
sono in continuo fermento

LIBRO IN STESURA

IOPARTO ITALIA = tutti i week-end sonoda qualche parte per un invito a cena o altro

RACCOLTA INFO per un nuovo viaggio????

AMICI con cui chatto costantemente : CHE BELLO !

direi che sono super impegnata


mercoledì 10 novembre 2010

POSSO SCRIVERE IL LIBRO ??

" ... esco dalla dogana con i soliti problemi di bolli e tasse inesistenti a cui devi compiacere e dire di si anche se sai che ti stanno semplicemente legalmente derubando
ma in fondo sono pochi euro che per loro sono la metà del loro stipendio mensile , ed grazie a questo pensiero che dopo l'iniziale incazzatura metto i soldi della dogana nel conto delle offerte fatte ai poveri incontrati nel viaggio.

Unico problema ora è che io non vedo strade, ne cartelli, solo la linea ferroviaria che muore qui in dogana a 3.000 metri, e nessuna strada, solo sentieri nella polvere.

Percorro quindi quella che sembra le direzione più idonea: dritta verso est!
ma la strada è solo la scoperta di cosa siano le "calaminas" : ondine dure nel terreno che ti obbligano a scegliere quale posizione debba tenere il polso destro; andare a 20 km/h e ondeggiare o spararsi questi sterrati a 90 km/h cercando di sorvolare queste oscillazioni ricevendo in cambio delle vibrazioni pazzesche alle braccia... ovviamente scelgo la seconda .
Guido per 200 km, e dovrei essere ormai arrivata al salar, nulla, nemmeno i motociclisti brasiliani incontrati prima sanno dirmi quanto manchi, anche loro non sanno da che parte andare: ci siamo semplicemente incrociati su di un tracciato nel nulla.
Proseguo altri 200 km di sali e scendi, ormai dovrei essere in direzione nord e quindi verso il salar, ma nulla, nessun villaggio , nulla.. proseguo ancora, ma il freddo ed il buio iniziano a farsi sentire, e l'altitudine non smette di attanagliarmi il cuore.
Non posso proseguire così, è buio e non ho mangiato nulla, le gambe che reggono me in piedi sulle calamine iniziano a tremare, e non solo per il freddo: sono decisamente stanca !
Di nuovo a 500 km senza trovare un distributore, di nuovo persa, di nuovo nel buio, ma è mai possibile che i buoni propositi siano sempre i primi a cadere???
bhe ..devo trovare un luogo per dormire, così proseguire diviene solo pericoloso. "


RISPOSTE PLEASE ..hihii... su via ..serie e non vi attendo nei commenti

lunedì 8 novembre 2010

i racconti del DON



Ragazzi il parroco di Torbole che ci ha ospitati per la festa e per la proiezione delle mie fotografie ha pubblicato un bellissimo articolo
che vi mostro nelle seguenti fotografie e che poi vi scriverò in chiaro per potervelo far assaporare meglio



"Venerdì 22 ottobre Miriam ci ha raccontato del suo incredibile viaggio attraverso le Americhe.
Quasi 52.000 km percorsi da sola in sella alla sua moto dall'Argentina fino all'Alaska, attraversando culture e luoghi diversi.
Il viaggio era stato programmato per una durata di 10 mesi ma gli inconvenienti non sono mancati e così i 10 mesi sono diventati 23 (settembre 2008 - ottobre 2010) Miriam ci racconta dei guasti alla moto, causa di soste che però le hanno permesso di conoscere a fondo i popoli, le loro culture e le loro abitudini. Ci spiega anche come questi imprevisti siano diventati la molla per cercare quanto di positivo ci fosse pure in un deserto: si scoprono cosi le piccole cose della vita di ogni giorno, si apprende molto di se stessi e dell'esistenza in generale, stando semplicemente fermi in un luogo ad attendere pezzi di ricambio.
Attendere di riparare la moto diventa così una buona scusa per dedicarsi ad opere missionarie che non erano in programma.
In Bolivia ha conosciuto gli indios che arrivano in città in cerca di un futuro e che scoprono di sentirsi spauriti ed inadatti ai ritmi frenetici, alle nuove regole della grande metropoli, e mentre cerca di insegnare loro le regole della igiene, lei impara le regole degli indios, essi hanno un forte senso della comunità, la quale è così unita da sembrare una grande famiglia.
In Perù tra le montagne con l'organizzazione Mato Grosso apprende l'importanza di imparare arti e mestieri, di sviluppare i propri talenti e di condividerli con gli altri.
In Equador, in un ospedale creato da Mato Grosso, riconosce la sua vocazione di medico e di non esser sola in questa vocazione, sente quanto sia importante per lei e per i pazienti stessi avere un medico che ama il proprio lavoro e non semplicemente uno che ha appreso ad esser pagato bene: i medici nell'ospedale sono stipendiati, ma li contraddistingue la voglia di far bene le cose.
In Colombia con i bambini abbandonati Miriam si sente un po' in difficoltà. Pur senza aver mai avuto figli, sente la loro richiesta di amore, sente la loro voglia di esser abbracciati e, nonostante le reticenze, inizia a sentire dentro di se un tipo di affetto che non conosce, e capisce che tutti noi abbiamo bisogno di ricevere e non solo di dare amore.
In Costa Rica trova una situazione di grande disuguaglianza: il governo parla di ecologia ma la povera gente non ha nulla da mangiare, mancano le case degne di tale nome ed i fondi pubblici vanno tutti per costruire parchi per turisti.
Il Nicaragua riserva una gradita sorpresa: un bresciano la incontra per strada e la accoglie a braccia aperte nella sua famiglia (una settimana in cui Miriam si sente finalmente a casa).
Andando verso nord e sempre in moto, senza mai lasciarla, Miriam arriva in Honduras, El Salvador, Guatemala e Mexico: qui le missioni sono bersaglio dei narcotrafficanti e quindi decide di andare a lavorare per la salvaguardia delle tartarughe, per evitare la loro estinzione.
Occuparsi degli animali, sopratutto questi rettili che non interagiscono in modo diretto ma solo chiedono cibo, rafforza l'idea che gli uomini devono proteggere le creature della terra: Miriam si sente sempre più parte della natura che la circonda e dormire in tenda diventa un piacere inaspettato.
L'arrivo negli U.S.A. ed il ritorno alla civiltà sono piacevoli ma danno subito l'idea a Miriam che in questa società "evolute" manca l'amicizia e quella amorevolezza che aveva conosciuto in America latina, manca quindi la cosa più importante e Miriam decide di arrivare in soli 2 mesi in Alaska, da dove rispedirà la moto a casa.
Il ritorno a casa è un po' difficile: non dimentica le abitudini e la gente incontrata, ma sicuramente le opere missionarie sono quelle che sono rimaste nel suo cuore.
Riprende il lavoro e riprende la vita quotidiana, e noi che l'abbiamo ascoltata raccontare questo viaggio in sole due ore di filmato ci chiediamo se non ci sia in lei una profonda voglia di ripartire. La risposta di Miriam non manca : "Se riparto, questa volta sarà diverso, sarà la scelta di vivere diversamente, anche se non ho nessuna voglia di fuggire ma preferisco essere missionaria nella mia propria terra".

FRAMMENTI DI EICMA


oltre al piacevole impegno con la tucano urbano, che mi ha permesso di incontrare molti di voi


mi sono anche divertita a gironzolare per il salone e ricevere quindi altri scatti divertentissimi


questa è la felpa disegnata e stampata dai miei amici di Cuneo
GRANDIIIIII ....


sabato 6 novembre 2010

EICMA che sorprese


In questi giorni lo stend TUCANO URBANO all'EICMA è stato il mio luogo di incontro con tanti di voi : MANDATEMI LE FOTO
ed il luogo in cui le sorprese, che a me vengono sempre e solo dagli amici, sono diventate tante.

Vittoria Rampolla, pilota del campionato femminile CBR con un mio adesivo sulla sua valigia

e poi il contorno è stato il bel feeling con gli altri del gruppo GLOBETROTTER
una foto su tutte, con Alex Bacci, altro grande viaggiatore rappresenta il sorriso che ha caratterizzato questa manifestazione

mercoledì 3 novembre 2010

EICMA : giornata operatori del settore

grazie al mio amico Angelo ho un biglietto per entrare in questa giornata particolare, con me ho i miei adesivi e la cartolina che ho regalato a chi è venuto a trovarmi.

Subito mi sorprende la disponibilità a chiacchierare con una sconosciuta, ma la sorpresa più grande arriva quando dico chi sono: "ma è lei ?? ma .. me la immaginavo diversa sa?? .. posso darle del tu?? ma sei incredibile..."
ecc .. ecc..

sembra che tutti abbian sentito parlare di me ma che in definitiva nessuno veramente mi conosca, addirittura nemmeno san bene che percorso ho fatto: la maglietta regalatami dai miei amici con ricamata la mappa viene quindi in mio aiuto.

BHE ..CHE DIRE???

vediamo che frutti porterà questa esperienza, per ora ho solo voluto conoscere di persona quelle aziende che mi fornirono materiale come la Tucano Urbano e che in questa occasione mi forniscono anche uno spazio per raccontare ai visitatori dell'EICMA il mio viaggio

ci si vede nei prossimi giorni
venerdì sarò a zonzo
e sabato sarò allo stend TUCANO URBANO PADIGLIONE 6 - TURISMO SU DUE RUOTE